mercoledì 7 luglio 2021

Serata Contemporanea - Teatro alla Scala - parte seconda - Horecna, Pastor, Forsythe


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BIRDS WALKING ON WATER di Natalia Horecna

Difficile farsi un'idea su una creazione da semplice spettatore. Io l'ho trovata godibile, mi ha fatto pensare, non ha avuto l'effetto "mattone" anzi la seconda sera mi è piaciuta di più della prima. Mi è piaciuto il ruolo di leader dato a Zeni, quasi un professore che sgrida gli allievi, li guida a volare in formazione e alla fine gli insegna a fidarsi e a camminare sull'acqua. 

Anche qui curate le scelte musicali, i momenti su Sibelius sono stati bellissimi. Ci sono anche stati momenti di gioia e di allegria che raramente compaiono in questi pezzi contemporanei. Ottimo il corpo di ballo, emozionanti gli inchini di Mick Zeni alla fine.




















TRISTAN and ISOLDE di Krysztof Pastor

Prima volta alla Scala anche per Krysztof Pastor, coreografo e direttore del Polish National Ballet. La musica di Wagner ispira un gran bel passo due, il più "classico" della serata, delineando sul famoso preludio e morte di Isotta la storia tragica dei due. Hanno ballato con grande tecnica e con pathos Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko. 

















THE VERTIGINOUS THRILL OF EXACTITUDE di William Forsythe.

Certo non è la prima volta di Forsythe alla Scala, ma è la prima volta di questo suo gioiello che è Vertiginous sull'ultimo movimento della Grande di Schubert, una cavalcata al galoppo di 9 minuti che Forsythe ha coreografato come se non ci fosse un domani. Tutta off balance, con un lavoro di piedi mostruoso che necessita di grande studio, pulizia e di una exactitude al limite dell'umano  (ricordo in un video dove Sofiane Sylve ballava il primo assolo), ha uno stile difficilissimo. I cinque ballerini della Scala Agostino e Del Freo neo primi ballerini, Arduino Di Clemente e Andreanò sono stati bravissimi ad averla imparata e ballata in due settimane, tenendo i tempi: se avessero avuto più tempo per studiare, ci sarebbero stati più "thrill" e più "exactitude". Arduino outstanding per me.

Le foto sono poche perchè è difficilissimo anche da fotografare 😏😃







Solo due osservazioni a chiusura dei personalissimi pensieri.

La prima è sul fatto che l'assenza dell'orchestra in queste serate è davvero un peccato. L'unico pezzo in cui c'era il pianista sul palco aveva decisamente una marcia in più. Il buio cala in una sala silenziosissima e la mancanza dell'orchestra è destabilizzante. Capisco che l'impegno su una serata così varia possa essere pesante e che per l'orchestra della Scala purtroppo suonare per i balletti non sia mai stata una vera priorità. Se  almeno l'impianto audio o le registrazioni non avessero un brutto effetto intubato sarebbe stato decisamente meglio: la sera della prima in galleria era veramente inascoltabile e nonostante la seconda sera sia migliorata nettamente la Grande di Schubert è rimasta intubata.

Il secondo punto è triste: raramente ho visto la Scala così vuota, solo ai recenti tempi di Pereira. Prezzi troppo alti?  Luglio non incentiva ad andare al chiuso? mah. Opto per la prima ipotesi: per Scala in città gratuito tutto esaurito anche al chiuso mentre alla Scala nella serata dell'8 con le poltrone/palchi a 130 euro, c'era il vuoto. Da profana di gestione teatrale ma ex marketing manager mi chiedo, non esiste una via di mezzo? Non metto la foto dei palchi con luci a mezza sala perché mi fa male. Davvero un peccato vista la bellissima serata che meritava una audience più ampia e che comunque ha riscosso un grande successo nei presenti.