venerdì 17 luglio 2015

Terza Sinfonia di Mahler - cor. John Neumeier - Aleksander Riabko e Silvia Azzoni - Teatro LaFenice



Il giorno prima del Redentore con un caldo assurdo, in occasione dei 40 anni dalla prima rappresentazione delle Terza di Mahler coreografata da John Neumeier, la meravigliosa compagnia di Amburgo è tornata a Venezia al La Fenice e ha messo in scena di nuovo questo capolavoro. 
Poetico profondo, alterna situazioni potenti e molto fisiche, come il primo movimento deputato tutto al corpo di ballo maschile, a delicatissimi e struggenti momenti come il pas de trois dedicato a John Cranko, e l'assolo e successivo pdd dell'Angelo. 
L'ho trovata una interpretazione molto intellettuale lirica e alta di una musica stupenda in contrasto con la meravigliosa forza animale selvaggia e ancestrale della Nona Sinfonia di Bejart che ho visto a Losanna quindici giorni fa.  E se mi si chiede quale preferisco, dipende da quale ho visto per ultima :).

Il racconto se così si può chiamare, verte sulla storia di un uomo dall'oscurità alla luce. Qui ho trovato una bella spiegazione.  https://paroledidanza.wordpress.com/2015/07/17/il-viaggio-iniziatico-di-neumeier-nella-terza-sinfonia-di-mahler/

Azzoni semplicemente meravigliosa e Riabko elegante e instancabile, sta in scena quasi sempre. Corpo di ballo eccellente e interpretazione scenica dei vari quadri lasciata ai colori e alle luci in un'essenzialità di costumi quasi bejartiana.



















domenica 5 luglio 2015

Life in progress - Sylvie Guillem - Genova / Parigi / Milano






A Modena per la prima mondiale di Life in Progress impossibile trovare i biglietti, Roma impossibile per questioni di lavoro, ho dovuto aspettare fino a Luglio per vedere a Genova Sylvie in "Life in progress" per poi rivederla a Parigi e poi sorprendentemente a Milano.

Di questo spettacolo hanno scritto tutto tutti. Tekne incredibile, Here & After con Emanuela Montanari raffinatissimo e ipnotico, Bye struggente alle lacrime.

Io voglio solo dire che la mia vita coincide temporalmente con quella di Sylvie Guillem e questo per il mio arricchimento artistico è stata una fortuna incredibile. Anche nei momenti (lunghi) in cui mi sono allontanata dalla danza, sapere che lei c'era e ballava come solo lei sa fare, era una sicurezza. Una donna coerente, lucida, intelligente e con un'etica rara.
Un faro, c'era. Ora è il buio.
Continueremo a parlare di danza e a vedere danzare, ma alla fine per noi di questa generazione che l'amiamo alla follia, sarà tutto un rifarsi a com'era quando lei ballava.
E' un po' una condanna, ma è stato un grande privilegio.

Grazie Sylvie, per te un grande augurio di trovare il meglio da qui in poi.
Tu guarda sempre avanti. Noi ci volteremo spesso :)

























L'adieu de Nakis

http://www.gramilano.com/2015/12/sylvie-guillem-last-dance-tribute-to-the-artist-and-her-career/