giovedì 5 gennaio 2017

Romeo e Giulietta - Martina Arduino e Claudio Coviello - Teatro alla Scala


Prova generale di Romeo e Giulietta. Non so chi è il cast. Poi mi dicono che è il cast del 5 gennaio, ovvero del debutto di Martina Arduino. Dopo averla vista nel Lago, splendida in scena con una presenza naturalissima e senza la minina sbavatura tecnica, mi dico: evviva.
Inoltre balla con Coviello e sono molto curiosa di vedere come la "cura" Murru possa aver arricchito il suo Romeo. Poi c'è Fagetti per la prima volta Mercuzio, un ruolo in cui mi sono augurata più volte di poterlo vedere.
Quindi ho visto prova generale e poi anche il debutto ehehehhehehe (bello vedere la differenza di tensione).


Martina Arduino è una Giulietta dalle linee stupende con una grande presenza scenica, centrata sul personaggio. Calibrata, senza eccessi, musicale e lirica. Molto bene sia nella freschezza della Giulietta bambina poi nella passione della scena del balcone, e profondamente tragica nel pdd della camera da letto. Nella scena della tomba in prova generale ha avuto qualche esitazione nel fare il cadavere, ma al debutto ha superato perfettaente l'ostacolo. Certo, Martina ha vent'anni e forse deve ancora affinare i toni e lavorare sulle sfumature del personaggio, ma mi sembra più che comprensibile. La stoffa c'è e ce n'è tanta. e per me già ora si è vista una Giulietta splendida.
Nel frattempo, per me (e non solo per me, a vedere dal successo di pubblico e di molti addetti ai lavori) è nata una stella.



Claudio Coviello è un Romeo molto credibile e delicato, ed ha arricchito di sfumature il suo personaggio affrontando con un grande trasporto le scene clou. Lavorare con massimo Murru che Romeo è stato moltissime volte accanto a tante stelle (due su tutte, Sylvie Guillem ed Emanuela Montanari), lo ha aiutato a rendere vivi tutti i colori del personaggio e a renderlo credibile. Io l'ho trovato molto maturato, ricco di espressività. Un bellissimo Romeo con una tecnica pulita e morbida.


Nel partnering con Martina la differenza di altezza non lo aiuta e c'è stata un'esitazione alla primissima presa (quella presa fetente dove lei dall'arabesque passa il piede sulla sua spalla). In effetti lei è un po' alta per lui, ma nel prosieguo non si è più vista la minima sbavatura. Sono stati in grande sintonia e hanno creato insieme una splendida tensione narrativa e drammatica.


 
Coviello mi è piaciuto anche nelle scene con Mercuzio - Christian Fagetti e Benvolio - Marco Agostino: i tre hanno ballato un passo a tre bellissimo fuori dalla festa di casa Capuleti. Tecnicamente perfetti, sincroni, vivaci, brillanti, con tutto l'entusiasmo di tre ragazzi che vanno ad imbucarsi ad una festa.
Poche volte ho visto questo pezzo ballato così bene.


Altro debutto appunto quello di Christian Fagetti in Mercuzio. Padrone della tecnica e del palco, con una qualità di danza tutta sua, Fagetti ha disegnato un Mercuzio sinceramente scanzonato e sorpreso dalla sua morte tragica, raccontata senza eccessi e molto commovente. Bravo :)

 

Marco Agostino, nei limiti di un ruolo poco delineato dalla coreografia, è stato un Benvolio molto poetico ed elegante.


Mariafrancesca Garritano, Emanuela Montanari e Deborah Gismondi erano le tre zingare che hanno reso brillante la scena del secondo atto anche nei momenti più di "passaggio".

 

Gabriele Corrado un gran bel Paride e che formava una bellissima coppia con Martina.


Mattia Semperboni allo spettacolo e Valerio Lunadei, alla generale, sono entrambi due ottimi solisti Mandolini, dove il secondo è un po' più padrone della scena e con un pizzico di brio in più.

















Mi sono mancati Zeni in Tebaldo, la Montanari in Lady Capuleti e la Vaglietti Nutrice (anche se la Souletie è brava) e le gambe di Riccardo Massimi in Paride :)

La compagnia è smagliante, estremamente in forma, i momenti di assieme sono precisi e pieni di verve. E' un ottimo momento e speriamo (...) che le prossime scelte della sovrintendenza concorrano a mantenere e migliorare questo stato di grazia del ballo scaligero.

Solo una nota "stonata": l'orchestra. Ma che cosa è successo ai fiati? vanno per i fatti loro, stonano al punto da distrarre dalla danza. Tutte e tre le sere che ho visto (Generale, 20.12 e 5.1) sono stati un disastro Non capisco, mi sembrava che Pereira volesse invitare grandi direttori per alzare il livello dell'esecuzione della musica dei balletti. Se questo è il primo passo in questa "direzione", aiuto.

Solita ultima edizione per scene e costumi: le prime un po' fredde e i secondi che coprono tutta la scala (ahahah) Pantone. Mi è sempre piaciuta molto di più la versione precedente di Frigerio e Squarciapino, ma questo ormai abbiamo :)

PS le foto sono della prova generale e del debutto del 5.1.17

 PRIMO ATTO





































SECONDO ATTO

















TERZO ATTO



















 




CURTAIN CALLS