venerdì 7 febbraio 2020

Le Jeune Homme et la Mort - Roland Petit - Claudio Coviello e Martina Arduino



"Un dramma di amore e morte con l'allure du monde de Baudelaire"

Splendida rappresentazione di Le Jeune Homme et la Mort con Claudio Coviello che sta mostrando una maturazione artistica sempre più solida.



La sua interpretazione è piena di particolari, di piccoli gesti importanti, mai eccessiva, comunica un terribile disagio di vivere. Disperata, nervosa, sensuale, in certi momenti perfino delicata e intimista. Senza mai esagerare nell'acting, Coviello lascia trasparire tutto il tormento interiore del personaggio.
Arduo trovare tante nuances in un ruolo così difficile. Eccezionale.



Martina Arduino si è inserita in questa atmosfera mostrando una perfidia rara. Una Morte implacabile, che ovviamente non dà scampo e che si diverte a giocare con un disgraziato senza speranza come un gatto col topo.




Vorrei parlare di questo capolavoro ma non ho nè la cultura nè lo spessore per raccontare di Jeune Homme.
E quindi, come omaggio a Marino Palleschi, grande uomo di cultura e appassionato di danza, invito a chi si imbatterà in queste mie poche righe a leggere l'articolo da lui scritto su Balletto.net.

LE JEUNE HOMME ET LA MORT 25 GIUGNO 1946 THEATRE DES CHAMPS-ELYSEES, PARIGI – BALLET DES CHAMPS-ELYSEES di Marino Palleschi

Per quanto mi riguarda invece, faccio parlare questi scatti che provano soltanto (e non so se ci riescano) a rendere questo capolavoro e questa fantastica interpretazione.