venerdì 29 settembre 2017

Onegin - John Cranko - Teatro alla Scala


Emanuela Montanari e Gabriele Corrado

Onegin, il balletto narrativo per eccellenza. Lo amo follemente, alla faccia di Balanchine e Macaulay 😊
Una coreografia splendida nella composizione, nell'originalità e nella drammaticità dei passi a due, nel movimento dei gruppi (danza russa eccezionale).
Ma soprattutto è grandiosa nell'intelligenza della narrazione, piena di sfumature nell'interpretazione dei personaggi, di particolari che si riprendono, di passi identici che assumono valenze opposte a seconda del momento drammatico in cui sono inseriti. Tutte le volte che rivedo Onegin scopro particolari nuovi.
E poi la musica, bellissima sì, (come potrebbe non esserlo Tchaikovsky?) ma anche perfettamente scelta per seguire la narrazione. E in questo la grandezza di Cranko e di Stolze a identificare i brani giusti per i momenti giusti è magistrale.
Insomma si capisce che mi piace 😊

Trovo che la messa in scena scaligera sia una delle più belle: Samaritani e Guidi di Bagno hanno ricreato l'atmosfera famigliare della Russia di campagna in modo essenziale e molto elegante.

Gli interpreti

Questi i cast dei protagonisti: Montanari Corrado (generale e secondo cast), Nunez Bolle (primo cast) e Manni Agostino (terzo cast).

Alla generale e in secondo cast, Emanuela Montanari ha confermato le grandissime doti drammaturgiche che il ruolo di Tatiana richiede. Una recitazione mai calcata, così vera. Mi ha fatto profondamente emozionare: l'intesa con Onegin, Gabriele Corrado, era palpabile. Credo che Emanuela sia ad oggi la ballerina drammatica più valida che si possa ammirare in Italia e tra le più brave anche all'estero.
Gabriele Corrado è stato un gran bell'Onegin, con gli sguardi e i gesti giusti, carismatico incisivo e sprezzante. Il rimpianto per l'assenza di Murru è stato intenso, ma almeno ho visto un Onegin di carattere.
Una serata con una forte tensione emotiva anche in platea, di quelle che si ricorderanno.


Emanuela Montanari e Gabriele Corrado

Marianela Nuñez è star internazionale dalla tecnica mozzafiato, dalla versatilità incredibile, certamente più trattenuta nell'interpretazione, molto onesta e vera nell'evoluzione della personalità e del carattere di Tatiana. Avere la chance di vederla in scena alla Scala è un privilegio.
Roberto Bolle ha ottenuto il solito travolgente successo di pubblico.

Roberto Bolle e Marianela Nuñez

Gran bel debutto in terzo cast per Nicoletta Manni e Marco Agostino. Marco, un Onegin annoiato e dandy nel primo e nel secondo atto, molto appassionato e credibile nel passo due del terzo atto alla fine,  ha mostrato un approccio al ruolo molto personale . Nicoletta, piuttosto bambina nei primi due atti, ha dimostrato una grande capacità di lasciarsi andare soprattutto nel pdd del terzo atto. Brava, espressiva e convincente. Lavorare con un maitre come Murru, senza dimenticare Laura Contardi, ha sicuramente dato la possibilità ad una coppia al debutto di sviscerare i personaggi, trovando delle chiavi personali di lettura.
Aggiungerei, per niente facile affrontare questi ruoli così intensi in una sola recita.

Nocoletta Manni e Marco Agostino

Nel primo cast Alessandra Vassallo è stata un'Olga pulitissima dalla tecnica incredibile e molto vivace s Andrjiashenko perfetto come physique du role e molto incisivo nella scena della sfida ma con qualche imprecisione negli a solo, soprattutto in quello del terzo atto.
Poi Agnese di Clemente molto fresca e un po' troppo bambina, mentre Coviello è stato un Lenski perfetto molto lirico e preciso, che amo tantissimo e che vorrei vedere molto di più.
Splendida la terza Olga, Martina Arduino che ha trovato un bell'equilibrio nell'essere leggera senza rendere Olga stupidina. Del Freo partner adeguato ma un Lensky un po' sottotono.


Timofej Andrijashenko e Alessandra Vassallo

Agnese di Clemente e Claudio Coviello


Martina Arduino e Nicola Del Freo 
Un ruolo spesso sottovalutato è quello di Gremin, che è stato interpretato con diverse nuances da Mick Zeni, molto serio e autorevole accanto alla Nuñez, Riccardo Massimi, molto tenero e gentiluomo accanto a Emanuela Montanari e Gabriele Corrado sempre bello con Nicoletta Manni.



E poi che dire? un grande corpo di ballo. Nonostante qualche incidente in scena 😊 e qualche imprecisione nelle prime recite, hanno dato prova  di grande verve e d saper dare vitalità tutti gli atti. Molto brillanti nella danza russa coreografia che adoro, grande ironia nelle caratterizzazioni dei singoli personaggi nel secondo atto e grande classe nella Polacca del terzo atto. Un bravo particolare a Vittoria Valerio e ai maschi della danza russa (degni di Moiseev come dice più che giustamente Domenico Muscianisi su Arcipelago Milano) http://www.arcipelagomilano.org/archives/48260 )







Questo Onegin mi ha decisamente soddisfatto.
Peccato davvero solo due recite al secondo e al terzo cast.  Confrontarsi con dei ruoli così complessi e non avere la chance di affinarli in scena con almeno una seconda serata, lascia un po' sospesi.
Speriamo nei cast di Dama a dicembre 😊.
Au revoir.



PRIMO ATTO


























































SECONDO ATTO







































TERZO ATTO