domenica 10 aprile 2016

Wiener Staatsballett - Teatro Comunale - Vicenza


Davide Dato - Wind Games di Patrick de Bana
Dopo aver visto a Vienna lo scorso anno il primo Lago di Nureyev (vedi questo blog febbraio 2015), la curiosità per questa splendida compagnia resuscitata da Manuel Legris, era molta. Per cui un viaggetto a Vicenza c'è stato alla grandissima. 
Oltre tutto era un'ottima occasione per vedere finalmente dal vivo Davide Dato di cui ho visto grandi performance ma solo in alcuni video (come il Corsaire di Legris).
Non ultimo motivo di interesse era il programma che proponeva balletti molto difficilmente visibili in Italia con una sfilza di nomi eccellenti: Nureyev, Balanchine, Van Manen e De Bana di cui non avevo mai visto nulla. 
L'apertura del sipario è stata preceduta da una conferenza di Silvia Poletti che ha spiegato in modo egregio e molto coinvolgente la relazione fra i quattro balletti presenti in programma.

La serata, ha aperto con il passo sei dal secondo atto di Laurencia con coreografia di Nureyev ripresa dall'originale di Tschabukiani. Un pezzo virtuosistico molto classico, 16 minuti di coreografia spagnoleggiante molto tecnica e brillante. Nikisha Fogo ha eseguito dei grand jetè incredibili in cambrè con entrambe le braccia in avanti tipiche di questa variazione, molto eleganti e senza esagerazioni. Bravissimo anche se non bellissimo Cherevychko, ma davvero potente. Le due coppie di solisti precise e molto giuste.






Subito dopo, Adagio Hammerklavier, un capolavoro di Hans Van Manen, coreografo lirico, limpido, musicale che ho adorato fin da quando vidi per la prima volta qualcosa di suo in TV grazie alla Maratona di danza di Vittoria Ottolenghi. E' un balletto stupendo quasi a livello delle Trois Gnossiennes: sempre tre coppie di ballerini in scena che alternano la presenza in gruppo a tre passi a due mozzafiato caratterizzati ognuno da passaggi chiave che vengono poi ripresi sul finale a firma di ogni coppia.

Bravissimi tutti ma chi mi ha lasciato senza fiato è stata Ludmila Konovalova che all'inizio del suo pdd ha un arabesque "appesa" al partner e alla musica di Beethoven lentissima, di quegli arabesque senza fine, meravigliosa.  Ho trovato video dell'Het con arabesque in questione.


Linee stupende, developpè lenti e tenutissimi senza una sbavatura e poi.. tac cambio di linee totale, io ipnotizzata. Olga Esina bravissima ma Konovalova mi ha paralizzato per cinque minuti buoni. E poi diciamocelo, quando ti capita di aver Esina e Konovalova contemporaneamente davanti?
PS ma quanto era avanti Beethoven??

Ludmila Konovalova - Adagio Hammerklavier



Olga Esina


Il terzo balletto era Wind Games di Patrick de Bana. Moderno molto dinamico, morbido, nel complesso un bella coreografia trascinante anche grazie alla musica del primo concerto per violino di Tchaikovsky. 
Centrale il ruolo di Davide Dato danzatore molto intenso, guizzante, elastico, teso come una corda di violino, con accenti giusti che ben sottolineano la coreografia e che trasferisce l'interpretazione con il corpo. E poi molto bello. Più di una promessa. E il primo che mi dice il nuovo Bolle sbadiglio ahahahahahah. (Scherzo).





Altra italiana nel cast viennese è la bella Alice Firenze che spiccava nel balletto di De Bana e che mi ricordo bene fra i cignetti a Vienna lo scorso anno.





A chiusura della serata uno splendido Allegro Brillante di Balanchine: cinque coppie in scena alla velocità della luce e la Konovalova rapidissima e nettissima nel ricamare i passi in perfetto stile Mr B.



Grande serata, di quelle che esci proprio contenta. E anche un gran bel teatro che non guasta mai con una sala enorme da cui si vede bene il palco ovunque.



PS a Vicenza sette titoli di danza stupendi per una stagione che a Milano ce la sogniamo eh? la butto lì, ma quando riapriranno il Lirico, dedicare delle serate alle compagnie straniere di livello e ad esplorare il panorama della danza mondiale in stile Sadler's Wells, no?

PPSS Foto poche, eravamo in prima fila...