Due coppie: Salenko e Walter, Azzoni e Ryabko. I primi in una Thais di Petit sempre romantica e sognante.
I secondi hanno portato un passo a due di Neumeier "Nocturnes" (Chopin) che a mia interpretazione narra la tormentata vicenda sentimentale tra una ragazza e un professore, dando così agio a questa incredibile coppia di esprimersi perfettamente nel loro recitar danzando. Poi in un passo a due Sonate su musica di Rachmaninoff coreografia di Uwe Scholz, grande artista con un linguaggio coreografico così musicale ed espressivo, che ci ha lasciato decisamente troppo presto e che andrebbe più rappresentato in Italia.
Poi tre solisti maschi, bellissimi con caratteri così diversi.
Prima Matteo Miccini in un a solo di Clug SSSS (niente foto troppo buio) bravissimo, un
italiano all'estero (Stuttgart Ballet) di grande pregio. Molto originali lui e la coreografia, che "legge" con i movimenti le singole note di Chopin.
Poi il mio amato Hugo Marchand nelle Suite of Dances di Robbins che aveva già ballato all'Opera di Parigi, meno sfrontato di Baryshnikov ma comunque molto elegante e di carattere.
Infine Sergio Bernal, testosterone allo stato puro, ha portato grande fuego, ottimo flamenco zapateado e una fantastica dimostrazione di escuela bolera al maschile nel passo a due con Miccini. Poi si è esibilto in un gran bel cigno di Saint Saëns a chiusura della serata in opposizione al cigno di Fokine di una muscolare e terrena Iana Salenko in apertura.
Ottima Beatrice Rana (anche se la Valse di Ravel non l'ho amata molto suonata così) e un grande Mario Brunello al violoncello (bello il duetto con Marchand su Bach)
Bella serata, molto sfruttata per comunicazione più o meno politica e un po' commerciale. Però la location dei Parchi è sempre stupenda, speriamo ritorni un vero Festival Internazionale della Danza attuale ma con lo stesso spessore.
Peccato le foto, solo i ringraziamenti, impossibile fotografare da dov'ero.
E che ricordi.... 1981 stage internazionale con Jorge Garcia, Anne Marie Holmes, Mariemma e il defilé con tutte le spagnole del corso di Mariemma.
Che emozione, e che giovane che ero 😛.
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