Winterreise. 24 lieder di Schubert, 13 ballerini in scena con una coreografia di Preljocaj, novità assoluta.
Tema impegnativo: 24 momenti di danza e canto ben alternati, con pochi cambi di ritmo, che evocano il percorso di un viaggiatore d'inverno verso il suicidio. Premonizione della morte di Schubert, condannato dalla sifilide, avvenuta l'anno successivo della composizione che è del 1827.
Christian Fagett e Andrea Risso: lied 7 il fiume |
Fondamentale avere una qualche conoscenza del testo perchè è molto utile alla comprensione di quanto succede in scena. Qui di seguito un bigino 😀
Così come la musica di Schubert fa sì che il pianoforte abbia la stessa importanza della voce e renda evidenti le situazioni e le emozioni evocate dalla poesia, Preljocaj prende spunto da una parola, da una situazione raccontata dal lied per metterla in coreografia, creando così emozioni direttamente ispirate dalla musica.
Ad esempio il lied 2, La Banderuola, dove la musica richiama il cigolio di una banderuola sbattuta dal vento, in coreografia è rappresentato da due ragazze che muovendo i ventagli fanno ondeggiare i ragazzi al vento come delle banderuole.
Altro esempio il lied 13, la Posta, dove la musica richiama il corno della posta e il canto racconta l'emozione di attendere una lettera che non arriverà mai, è rappresentato dai ragazzi che ballano in gruppo con dei fogli che fanno sobbalzare sul cuore. E così via, è bello scoprire i riferimenti in tutti e 24 i lieder.
Coreografia musicale, coinvolgente, non di rottura, con richiami classici e nelle corde dei danzatori scaligeri. Bravissimi questi ultimi, intensi e sincroni. Si conferma un'ottima compagnia di solisti.
Bravi tutti: Antonella Albano, Alessandra Vassallo, Stefania Ballone, Chiara Fiandra, Agnese Di Clemente, Giulia Lunardi, Benedetta Montefiore, Marco Agostino, Chrstian Fagetti, Matteo Gavazzi, Marco Messina, Eugenio Lepera, Andrea Risso.
Matteo Gavazzi, Giulia Lunardi, Antonella Albano e Marco Messina |
Mi sono piaciuti soprattutto i movimenti di insieme e quello dei sei maschi con gonne nere un po' Kilian (lied 7 Il fiume). Ottime Vassallo e Ballone con movimenti e gesti sempre pieni di significato. Bella la Di Clemente, e Fagetti tra i maschi emerge per qualità del movimento e interpretazione insieme ad un giovane Andrea Risso.
Alessandra Vassallo e Andrea Risso: lied 24 il suonatore di organetto |
Stefania Ballone: lied 1 buona notte |
Il basso baritono Thomas Taztl mi è piaciuto molto. Sono poco in grado di giudicare una voce, ma capisco se mi piace. Così come ho apprezzato James Vaughan al pianoforte, un'esecuzione limpida, romantica, struggente, molto evocativa.
Thomas Taztl |
James Vaughan |
E' un inverno grigio e nero quello di Preljocaj, con la neve che cade
dal cielo. Ma non è certo la neve bianca, magica, appena vista sul palco
della Scala nello Schiaccianoci di Balanchine. E' una neve triste e
scura, che diventa grigia grazie ai tagli delle bellissime luci di Eric
Soyer, neve un po' sporca a coprire tutto il palco ad accompagnare il
cammino verso la fine.
Continuo ad avere un po' di perplessità nei confronti dei balletti su musica da camera in Scala, dove la sala così grande non aiuta a creare un'atmosfera intima. Comunque alla generale l'effetto era piuttosto raccolto e il pubblico in teatro sembrava preso. Alla fine un silenzio di tomba pieno di significato, subito prima di un applauso scrosciante. Dalla galleria come sempre si notano meglio certi particolari di insieme e ad esempio ho notato che le ragazze all'inizio ricoperte dalla neve grigia come sotterrate, molto di effetto nel momento in cui ne emergono.
Per la cronaca, alla generale molti applausi alla fine, e non solo alla fine: gli integralisti della musica classica orripileranno, ma spesso tra un lied e un altro scattava l'applauso. Siamo pur sempre ad un balletto e non ad un concerto 😀
Durante la seconda rappresentazione nessun applauso a scena aperta.
In sintesi, una creazione sicuramente da vedere, che poi Preljocaj porterà in tournée con la sua compagnia nei prossimi mesi.
1. Buona notte
3. Lacrime di ghaccio
4. Congelamento
7. Sul fiume
8. Uno sguardo indietro
9. Fuoco fatuo
11. Sogno di primavera
13. La posta
14. La testa canuta
15. La cornacchia
19. Illusione
24. L'uomo dell'organetto
Al limitare del paese c'è un uomo con l'organetto
con le dita indurite gira la manovella.
Scalzo, sul ghiaccio vacilla qua e là,
il piattello resta sempre vuoto.
Nessuno l'ascolta, nessuno lo vede.
e ringhiano i cani intorno al vecchio.
Indifferente a tutto lui, gira, gira,
l'organetto mai non tace.
Vecchio misterioso, e se venissi con te?
Accompagneresti i miei canti col tuo organetto?
Ho evidenti difficoltà con le luci a bassa frequenza, mi vengono dei pigiami...