Cinque ottimi motivi per andare a Gallarate a vedere lo
spettacolo per festeggiare i 50 anni della Scuola di Ballo Proscaenium, nata
grazie all’iniziativa di Lucia Galli Galletti, che per l’occasione ha invitato
Massimiliano Volpini e Stefania Ballone a coreografare prima per la Scuola e
poi per 5 artisti della Scala:
1.
Ritrovare la Scala che amo, in primis grazie
alla presenza di Massimo Murru che è sempre più raro veder ballare e quindi
imperdibile.
2.
4 artisti formidabili: Fagetti, Madau Starace e
Corrado
3.
L’originalità di una coreografia per 5 maschi su
musiche inaspettate che sottolineano diversi stati d’animo dei danzatori.
4.
Un’idea molto originale di ambientare il tutto
in una sala ballo a partire dalla prima parte dove gli allievi della scuola
hanno ballato un delizioso quadro sulle note del Carnevale degli Animali di
Saint Saens
5.
Andare in trasferta con le amiche che hanno la
stessa passione e fare casino in macchina 😂😂
Dei vari brani, citerei in primis un passo a due ballato da Murru Corrado, sul Notturno Postumo di Chopin,
profondamente emozionante ed espressivo. In alcuni tratti il brano me li ha ricordati
nello Chant che ballarono insieme anni fa alla Scala. Notturno suonato magistralmente
da Mladen Dabizljevic, maestro collaboratore alla Scala che invece mi ha
ricordato il Maestro Razzini 💖.
Poi divertenti e entusiasmanti la Tarantella del Lago e i Cignetti improbabili (Starace
Fagetti Madau), il duo Fagetti e Madau due bellissimi Mercuzi, Madau sulle punte
con segno della croce prima dei giri 😀,
e un assolo di Murru delicato
e commovente: basta che alzi una mano e c’è più danza in lui di chiunque
sfoderi quadrupli tour en l’air.
Murru sarebbe stato ancora un Onegin meraviglioso. Ha smesso
troppo presto di ballare a pieno ritmo ed è un vero peccato. E certamente la
Scala non ha aiutato, anzi: anche all'ultima occasione, almeno a 300 persone che chiedevano di rivederlo in scena
nel suo teatro, la Sovrintendenza poteva rispondere. E invece nulla.
Insomma è stata una gran bella serata, limpida, serena, di
grande qualità e di stile, di quelle che a Milano non si vedono praticamente
mai. Bisogna andare in provincia per ritrovare quel gusto di avvicinare la
danza per se stessa al pubblico.
Di questo va ringraziata la direttrice di Proscaenium Cinzia
Puricelli che ha organizzato l’evento e che ho ritrovato dopo più di 40 anni: è stata la Cappuccetto Rosso prima di me dalla Novaro a fine anni ’60. La vita,
a volte, che giri che fa…
Qui di seguito sequenza di diatriba in sala ballo
I premiati della serata
e gli infortunati Coviello e Sutera 💗💗