domenica 19 maggio 2019

Francesco Libetta - Piano Lesson - Danze a 4 mani con Giulio Galimberti - Teatro Gerolamo


Con un ritardo che definire imperdonabile è solo pietoso, ecco due righe a ricordo di un bellissimo pomeriggio piovoso di una domenica di maggio e di una lezione di musica e danza di rara eleganza tenuta da Francesco Libetta al Teatro Gerolamo.


Subito prima Libetta nell'ambito di PianoCity aveva suonato Schubert alla palazzina Liberty per poi fiondarsi al Gerolamo per questa "lezione" concerto. Mentre si formava la coda di spettatori fuori dal teatro, aspettava insieme agli altri di entrare, fino a quando abbiamo bussato per dire che il pianista era lì fuori 😳... ma, si sa, la forza dei grandi veri sta nella loro capacità di essere assolutamente normali anche nella loro grandezza.


Francesco Libetta e Lucia Colosio
Il programma è stato originale, pieno di musica per la danza e di danza, musica e danza unite dichiaratamente insieme senza che la danza venisse considerata l'arte minore, ma anzi, a livello assolutamente paritetico. E' meraviglioso che un musicista colto e così universalmente grande come Libetta apprezzi la danza nel suo significato più alto. Ogni brano è stato introdotto da due parole che ne spiegavano la scelta: il filo conduttore coreofonico 😊 del concerto si è quindi dipanato in modo scorrevole e piacevolissimo.



Molto poetica e suonata da dio, la Barcarola (Giugno) delle stagioni di Tchaikovsky, con inserti coreografici curati da Stefania Ballone con l'intervento di Lucia Colosio e alcuni ballerini della Scala (tra gli altri, erano tantissimi in un teatro così piccolo, Marta Gerani, Agnese di Clemente, Eugenio Lepera, Edoardo Caporaletti).



Poi la Piege du Meduse di Satie con le danze dello scimmione meccanico ballate da Giulio Galimberti sempre coreografia di Stefania Ballone. Giulio ha poi suonato a 4 mani con Francesco alcuni brani fra cui Ma mere l'Oye di Ravel.




Francesco Libetta e Giulio Galimberti




e la Coreofonia di Orazio Sciortino in prima milanese, sintesi di danza e musica dove il danzatore si fonde con il pianista.










Poi il brillante pizzicato da Sylvia di Delibes, il gigantesco studio di Chopin Godowsky per mano sinistra che è uno dei biglietti da visita di Libetta, una musetta di Bach.
Altri brani hanno arricchito questo programma generosissimo e originale: Francesco Libetta ha chiuso con il valzer dei valzer di Chopin, nel ricordo de Les Sylphides di Fokine ammaliando tutta la platea dove era riunito il mondo della critica musicale milanese e diversi rappresentanti del mondo della danza e della Scala, quali Anna Maria Prina, Roberta Voltolina  Bruno Vescovo e molti altri.
Alla fine del valzer il debutto imprevisto al piano di Stefania Ballone 😜.




Un momento specialissimo e diverso nell'ambito di Pianocity 2019, e un'emozione grande per me di rivedere il Teatro Gerolamo restaurato dopo almeno 40 anni che non ci mettevo più piede.
Grazie a Francesco Libetta.


Il Teatro Gerolamo restaurato

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Quasi Francesco Libetta 😀, Orsola Gentilini, Stefania Ballone, Gabriele Corrado, io, Christian Fagetti e Bruno Vescovo


Il pianista con la banana nello zaino 

Con Gabriele Corrado del Teatro alla Scala


Con Christian Fagetti Solista del Teatro alla Scala


Con Bruno Vescovo Primo Ballerino del Teatro alla Scala di qualche anno fa






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