A gennaio finalmente sono andate in scena le recite successive alla prima della Bayadère di Nureyev alla Scala. Tutto ciò dopo innumerevoli spostamenti e cambi di cast che hanno portato la coppia Valerio e Coviello a ballare 4 volte di seguito con un crescendo interpretativo e tecnico, che dimostra il fatto che più si balla e meglio è. Certo, è stata una maratona non da poco. Le altre coppie erano Zakahrova Tissi, Manni Del Freo e Arduino Agostino che purtroppo non sono riuscita a vedere.
Coppia sempre più affiatata, Vittoria Valerio e Claudio Coviello hanno portato in scena una Bayadère più umana molto lirica e poetica, con una caratterizzazione dei personaggi, soprattutto nel caso di Vittoria Valerio, molto incisiva.
La Valerio dimostra tutti i suoi sentimenti chiaramente fin dalla sua prima apparizione, dà un senso ad ogni gesto e le linee sono pulite con una tecnica non sfacciata, davvero ottima. Sembra davvero una danzatrice indiana, lettura molto diversa dalle étoiles russe che hanno un'estetica abbagliante ma in cui talvolta si perde il coté indiano. Quando balla alla festa di fidanzamento è davvero arrabbiata con Solor, uno sguardo quasi da donna del Sud (😀).
Il Solor di Coviello è leggerissimo, un gatto. Ottima elevazione e linee pulite, legato da velluto. Oltre alle variazione del Grand Pas, mi è piaciuto moltissimo nella variazione di apertura del terzo atto prima della scena delle ombre. Solo qualche difficoltà in alcune prese del passo a due con Gamzatti. Perfetta intesa con la Valerio su tutti i fronti.
Splendida Alice Mariani, sicurissima in scena, una Gamzatti sprezzante senza pietà e con una controscena molto naturale alla scena della morte di Nikiya, i fouettes en dedans più belli e sicuri che abbia visto finora. Una verve davvero notevole. Bellissima con qualche leggera incertezza Virna Toppi reduce da Covid recente, un po' meno perfida ma sempre smagliante in scena, un bella presenza.
Solo 18 ombre, 3 file da 6, per questa versione in tempo di Covid. Come per dicembre una ammirevole prova di coesione da parte di un corpo di ballo che ha ballato e provato in condizioni difficilissime. La recita del 29 gennaio in particolare è stata perfetta.Di pregio i due cast delle tre ombre: Losa Gerani
Mariani e Di Clemente Cerulli Andreanò.
Anche se non ero presente, certamente emozionante il saluto alla Scala di Mick Zeni, grande artista scaligero che ha avuto una splendida carriera e che avrebbe meritato di più.
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Gioacchino Starace e Vittoria Valerio |
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Virna Toppi e Vittoria Valerio |
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Mick Zeni |
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Stefania Ballone |
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Marta Gerani |
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Federico Fresi
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Camilla Cerulli |
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Denise Gazzo |
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Letizia Masini |