sabato 13 novembre 2021

La Calisto - Francesco Cavalli - regia di D. McVicar - direttore Christophe Rousset


Bella, bella, bella La Calisto, anche per una neofita totale di opera barocca come me. 
In primis la musica di Cavalli stupenda soprattutto (per me che sono facilotta) nei momenti più allegri, libretto di Faustini comprensibile raffinato e ben sceneggiato per un soggetto piuttosto complicato.

Ad una prima occhiata potrebbe sembrare una specie di pochade ante litteram con una carica erotica notevole. Invece la particolarità e la varietà dei personaggi che caratterizzano comportamenti terribilmente umani anche per gli dei, la rende una splendida arena dove molti temi emergono e si alternano tra toni  comici, toni molto struggenti e poetici.
L'inganno di Giove nei confronti dell'universo femminile, sia delle amanti ingannate Calisto che delle mogli tradite Giunone (lasciate con due parole prima di addormentarsi).
L'amore puro e impossibile di Endimione per Diana. 
I due personaggi "umani" che comunque soccombono al gioco degli dei e al destino.
E tanto altro.

Anche Sylvia narra di una ninfa di Diana e troviamo Endimione, la danza fra ninfe e satiri/fauni. Qui il fascino del barocco rende tutto più affascinante. Adoro Sylvia ma è più un divertissement.



Grande idea di McVicar, prendendo spunto da Endimione astronomo, di ambientare tutto in una splendida scena "fissa" all'interno di un osservatorio astronomico galileiano, resa sempre diversa dalle proiezioni che compaiono dalle grandi porte finestre che danno sull'esterno a caratterizzare le scena in corso.
Costumi esagerati e in alcuni casi un po' strani ma molto ricchi (Giunone sembra la Regina di Cuori di Alice versione Picche "tagliatele la testa", Diana sembra Brunilde)

Ottima la direzione di Christophe Rousset e la sua lettura della partitura con molti strumenti d'epoca suonati da Les Talens Lyrique e da elementi dell'orchestra scaligera.

Voci per quel che capisco io (cioè poco) notevoli: su tutti Endimione - Christophe Dumaux controtenore morbido e poetico,  


la Calisto di Chen Reiss soprano leggero con un gran bel timbro, 


un grande basso voce molto potente nei panni di Giove Luca Tittoto, 


Olga Bezsmertna possente soprano con una bella capacità di recitazione caratterizzando bene Diana e Giove nei panni di Diana, 


Markus Werba Mercurio arguto e fascinoso voce splendida (ricordo il suo Onegin). 


E poi brave brillanti e simpaticissime Damiana Mizzi e Chiara Amarù il Satirino e Linfea.





Unica nota per me un po' triste il ballo... veramente miserello. E poi il ballo degli Orsi? esiste o me lo sono sognato? o peggio me lo sono perso.... ehehehe

Posto da sola nel palco degli specchi. Che cosa vuoi di più dalla vita?






La Calisto - soggetto e foto


PROLOGO
Nella grotta dell'Eternità (in questa versione di McVicar uno studio astronomico galileiano) alla presenza della Natura, il Destino ordina all'Eternità di rendere Calisto eterna sotto forma di una costellazione del firmamento. I decreti del Destino, del Fato devono essere accettati da tutti anche dagli dei. 



PRIMO ATTO 
Dopo aver abbattuto Fetonte che ha incendiato il mondo con il carro di fuoco, Giove viene sulla terra con Mercurio per far tornare in vita la Natura. Giove si imbatte in Calisto ninfa vergine devota a Diana e subito cerca di insidiarla ma lei lo rifiuta.








Mercurio allora suggerisce a Giove di prendere Calisto con l'inganno assumendo le sembianze di Diana alla quale la ninfa ingannata si concede senza ritrosia.







Endimione pastore e astronomo innamorato di Diana la venera guardando la Luna. La vera Diana nel frattempo è impegnata ripopolare la terra di animali seguita da lontano da Endimione ma i due non si possono incontrare perchè Linfea ninfa di Diana si frappone fra i due a difesa della dea. Arriva Calisto che sedotta da Giove vede la vera Diana e ricorda con lei i dolci momenti passati insieme ma la dea ovviamente la scaccia sdegnata.






Arrivano i satiri di Pan ad insidiare le ninfe e anche Pan stesso che, innamorato di Diana, si strugge temendo di avere un rivale e ordina ai satiri di presidiare i boschi per controllarla.






ATTO SECONDO

In cima al monte Liceo, Diana incontra Endimione e gli confessa che il suo amore è da lei ricambiato. Un satiro di Pan vede la scena e la riferisce al suo padrone.







Nel frattempo arriva dal cielo Giunone che sospetta scappatelle di Giove. Incontra Calisto piangente e dai suoi racconti capisce l'inganno di Giove.





Intanto Giove con il fido Mercurio sempre sotto le spoglie di Diana incontra di nuovo Calisto. Giunone si svela e lui continua a recitare la parte di Diana anche con la moglie che si infuria vieppiù e se ne va.







La storia si complica: Giove/Diana e Mercurio incontrano Endimione che amoreggia con la finta Diana e poi arrivano i satiri e Pan che catturano Endimione mentre Giove e Mercurio se le danno a gambe.








Mentre portano via il povero Endimione, i giovani satiri incontrano Linfea che ci ha ripensato sul voto di castità ed è vogliosa di un amante: la ninfa chiama a raccolta le altre ninfe  e così si ingaggia una lotta giocosa far satiri e ninfe.








TERZO ATTO
Al posto di Giove all'appuntamento con Calisto sulle rive del fiume Ladone si presenta Giunone che le scatena contro le Furie e la trasforma in un'orsa.






Tornano Mercurio e Giove finalmente non sotto mentite spoglie ed avendo pietà della povera Calisto la ritrasformano in donna ma solo per poco tempo. Le promettono che dopo la sua breve vita andrà con loro nell'Empireo e la portano nei cieli per farle vedere come sarà.





Nel frattempo Diana libera Endimione da Pan e gli dichiara di nuovo il suo casto amore. Endimione chiede solo di essere baciato da lei e poi dormirà in eterno sognandola e cercandola nella luna tutte le notti.





È venuto il tempo per Calisto di ritrasformarsi in orsa e Giove la Saluta mentre Mercurio la porta nei boschi. Il decreto del Destino a cui tutti devono sottostare anche gli dei, si adempirà e Calisto brillerà per sempre nel cielo nella costellazione dell'Orsa Maggiore.