Andare a Napoli per questo Sogno è stata davvero una grande soddisfazione. In primis perchè rivedevo ballare Vito Mazzeo dal vivo e non è cosa di tutti i giorni, insieme a una bellissima Maia Makhateli, direttamente da Amsterdam.
Poi questo spettacolo è studiato in dettaglio con una grande preparazione culturale e artistica da parte di Paul Chalmer, e il coreografo ne dà una lettura tradizionale e neoclassica che si stacca dalle versioni di Ashton e di Balanchine. Per me particolarmente piacevole ed inaspettata la scelta di inserire il primo movimento della Sinfonia Italiana di Mendelssohn.
Eleganti i costumi di Elena Mannini, molto classiche e ispirate a bozzetti storici le scene di Pasqualino Marino .
Poi vedere per la prima volta il Teatro San Carlo è un'esperienza notevole. Insomma è stata proprio una bella trasferta.
Vito è un Oberon etereo, elegantissimo, raffinato ma anche di carattere e impertinente.
Maia Makhateli una Titania dolce non autoritaria con una tecnica smagliante.
Puck era Carlo De Martino brillante spiritoso e sufficientemente casinaro, brave le coppie dei fidanzati, mi è piaciuta molto Chiara Amirante una bellissima Ippolita.
Salvatore Manzo come Paride ha avuto occasione di sfoderare una tecnica molto precisa, ma non mi è arrivato altro. Anche Staiano un po' inespressivo.
Comunque il Corpo di Ballo nel suo insieme ha tenuto abbastanza bene: anche immaginando tutte le difficoltà che una compagnia così può attraversare sono decisamente tutti ammirevoli.
Il punto più alto per me è stato il passo a due fra Oberon e Titania molto lirico, tenero ed emozionante
Bella la coreografia del passo a due litigioso di Ermia.
E il San Carlo è davvero un gran bel teatro. Non credo sia il più bello del mondo come tanti mi hanno detto ma è sicuramente fra i più belli. Peccato i posti in palco da 8 dove si sta ben più pigiati che alla Scala.
E Napoli è unica. 😍
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