Il giorno prima del Redentore con un caldo assurdo, in occasione dei 40 anni dalla prima rappresentazione delle Terza di Mahler coreografata da John Neumeier, la meravigliosa compagnia di Amburgo è tornata a Venezia al La Fenice e ha messo in scena di nuovo questo capolavoro.
Poetico profondo, alterna situazioni potenti e molto fisiche, come il primo movimento deputato tutto al corpo di ballo maschile, a delicatissimi e struggenti momenti come il pas de trois dedicato a John Cranko, e l'assolo e successivo pdd dell'Angelo.
L'ho trovata una interpretazione molto intellettuale lirica e alta di una musica stupenda in contrasto con la meravigliosa forza animale selvaggia e ancestrale della Nona Sinfonia di Bejart che ho visto a Losanna quindici giorni fa. E se mi si chiede quale preferisco, dipende da quale ho visto per ultima :).
Il racconto se così si può chiamare, verte sulla storia di un uomo dall'oscurità alla luce. Qui ho trovato una bella spiegazione. https://paroledidanza.wordpress.com/2015/07/17/il-viaggio-iniziatico-di-neumeier-nella-terza-sinfonia-di-mahler/
Azzoni semplicemente meravigliosa e Riabko elegante e instancabile, sta in scena quasi sempre. Corpo di ballo eccellente e interpretazione scenica dei vari quadri lasciata ai colori e alle luci in un'essenzialità di costumi quasi bejartiana.